Tindari, Oliveri e La Lingua di Sabbia
Tra le escursioni più belle che si possano fare in Sicilia non può mancare certamente Tindari e la zona di Oliveri e Patti.
Ma cominciamo dall’ alto, ossia dalla prima tappa del tour da noi consigliato (specialmente se venite da Palermo). Tindari, è famosa per due cose principalmente. In questa visitatissima cittadina della costiera nord orientale si può trovare infatti una discreta conservazione dei resti della Città Antica, dove la parte meglio conservata è la cinta muraria, ma la parte che sicuramente ha molto più impatto storico è senza dubbio il suo Teatro Greco risalente alla fine del IV secolo, capolavoro dell’ ingegneria acustica che ancora oggi viene utilizzato per spettacoli teatrali. Anche la vista da questo luogo fa parte dello spettacolo, visto che il tutto si trova adiacente ad uno strapiombo sul mare che riesce a far scorgere la costa fin dove occhio può arrivare. Non è tra le attrazioni che straconsiglieremmo di visitare, ma se siete in zona sicuramente una visita a questo meraviglioso antro di storia non vi potrà fare altro che piacere.
Il sito si trova in Via del Teatro Greco a Tindari, ed è aperto tutti i giorni dalle 09:00 alle 19:00 al costo di 4,00 Euro.
L’ altra grande attrazione di questo luogo è sicuramente il suo Santuario, situato su un promontorio a strapiombo sul mare in corrispondenza dell’ antica necropoli. La particolarità di questa chiesa dall’ aspetto molto moderno, è principalmente la statua della Madonna Nera al suo interno. Secondo la leggenda fu abbandonata dai marinai di una nave approdata sotto il promontorio di Tindari per poter ripartire senza contrastare la volontà divina che avrebbe impedito al natante di salpare di nuovo. Ogni 7 settembre si svolge la festa del Santuario, festa che appare gradevole per gli amanti del genere.
La chiesa in se non ha suscitato il fattore “wow” di nessuno di noi, perché come dicevo, appare grazie ai numerosi restauri fin troppo nuova per suscitare emozioni legate alla storia, diciamo che la visita alla statua della Madonna, è il vero e unico motivo per ammirare questa chiesa al suo interno. Arrivare al Santuario poi non è semplice, o meglio pratico. Se siete arrivati con il vostro mezzo dovrete parcheggiare l’ auto in un posteggio situato alle pendici del monte, naturalmente a pagamento, e dovrete prendere un bus ( a pagamento anche questo) che vi porterà alla sommità dove risiede la Chiesa.
Ricordatevi che la chiesa è chiusa per ora di pranzo, ossia dalle 13:00 alle 14:30.
Se arrivate in questa fascia oraria e volete fare pranzo ci sono un paio di ristorantini e un bar vicino la chiesa, ma vi avverto subito che essendo luogo di turismo non sono molto economici.
Probabilmente la vera attrazione di questo luogo e di altra natura. Di fatti dalla balaustra di lato al Santuario, si può ammirare dall’ alto uno dei luoghi più belli e suggestivi di tutta la Sicilia. La Laguna di Oliveri, o di Tindari, altrimenti chiamata : La Lingua di Sabbia.
Oggi riserva naturalistica per la presenza contemporanea di un caratteristico ambiente salmastro di tipo lacustre con sabbie marine. Questo luogo sembra quasi trasportare chi vi si addentra in un altro paese, immerso nel silenzio e nella tranquillità sembra più simile ad un deserto del Messico che ad una spiaggia della costa Siciliana. Per potere arrivare a questa oasi di pace dovrete giungere fino ad Oliveri, più precisamente alla Spiaggia di Marinello.
Occhio a dove lasciate l’ auto, le zone a strisce blu sono ovunque. Consiglio vivamente di armarsi di schede di parcheggio, e di scarpe chiuse o sandali, perché la camminata è molto lunga fino ad arrivare alla famosa Lingua di Sabbia. Ma è una camminata che vi piacerà moltissimo se siete amanti del genere ve lo posso garantire.
Questo luogo oltre che meraviglioso dal punto di vista naturale è legato a un paio di leggende, come quella della Grotta di Donna Villa, che vi consiglio di percorrere anche se esiste un sentiero “normale” per arrivare alla spiaggia. Secondo una leggenda era abitata da una maga che attraeva i marinai per poi divorarli. Quando i suoi incantesimi non funzionavano la maga sfogava la sua rabbia bucando le pareti di roccia con le sue dita, e a questo sarebbero dovuti i piccoli fori che si trovano sulle pareti della grotta.
Un’ altra leggenda legata al luogo è quella che parla di una bambina che cadendo dal santuario sia atterrata illesa sulla parte di sabbia emersa miracolosamente dall’ acqua, mentre un’ altra menziona sempre una bambina, ma stavolta caduta in acqua, e grazie alle preghiere della madre la sabbia salì in superficie per evitare che la bambina affogasse.
Leggende e miti insomma dominano la zona, ma la cosa davvero più bella e importante è che se volevate trovare un angolo di paradiso, questa spiaggia sicuramente saprà rilassarvi e divertirvi allo stesso tempo. Uno dei Must in assoluto da vedere in Sicilia.
L' uscita da prendere in Autostrada venendo da Palermo è Falcone. Località di oliveri.
Link del sito del comune : www.comune.oliveri.me.it
179 Km - 2 ore e 5 Minuti - 17,00 Euro Carburante (Calcolato in base ad un consumo Diesel a 1,412 con una media di almeno 15 Km al Litro) Il sito aggiornato delle autostrade siciliane da come costo del pedaggio 7,00 Euro, e anche se non ci metterei la mano sul fuoco potrebbe essere plausibile.
Coordinate Gps :
Santuario di Tindari : 38°08′29.4″N 15°02′46.8″E
Teatro Greco di Tindari : 38°08′37.4″N 15°02′32.7″E
Spiaggia di Marinello, La Lingua : 38°07′56.5″N 15°03′16.4″E